Chi mi conosce sa che non sono un grande estimatore degli hobbit, né nell'universo Tolkeniano né nel gioco di battaglie, e la sofferenza quasi fisica provata nel corso della campagna del primo "Percorrendo la Contea" giocata l'estate scorsa in cui utilizzavo il bene. Motivo per cui, quando è stato annunciato questo nuovo supplemento, non ho fatto troppi salti di gioia. Speravo in qualcosa per gli Esterling o Khand o magari Arnor e Angmar, ma "Percorrendo la Contea" è un fan favorite e capisco il dare la priorità a questi sporchi, piccoli hobbit... Più grande del precedente supplemento omonimo ma più piccolo di "Gondor at war", il paragone tra i due "percorrendo la contea" è inevitabile. Da un punto di vista estetico, le mappe all'interno fanno un'ottima impressione. Allo stesso tempo il libro presenta le informazioni sulle personalità hobbit e sulla linea temporale degli eventi in maniera secondo me più ordinata rispetto al primo supplemento. Ma le foto prese dal film (non quelle dagli scenari) stonano non poco sia col tono del libro che con l'ambientazione, cosa inevitabile dato che il penultimo capitolo del Ritorno del Re è stato necessariamente escluso dal film. Le foto del film sono estranee alla narrazione degli eventi descritti dal supplemento e si sente. Ma questo è un difetto praticamente irrilevante. Gli scenari La campagna in questo nuovo supplemento è molto più ricca rispetto alla prima. Maggot's Farm e Wolves of Winter sono ripresi praticamente verbatim, e il resto dei vecchi scenari sono stati semplicemente aggiornati con le nuove regole e i nuovi eroi. "Founding of the Shire", "Odovocar Bulger's Promenade" e "Whatever happened to Halfast" non sono stati trasposti nel nuovo supplemento, ma è difficile condannare questa scelta. I nuovi scenari creano una campagna più dettagliata e precisa rispetto alla prima, approfittando certamente della presenza di numerosi nuovi eroi. Sono scenari più contenuti, che occupano tra i 12 e i 20 modelli per parte, con l'eccezione della scontro finale che vede più o meno 30 unità per parte. Scelte intelligente e corretta da parte dei designer, dato che Percorrendo la Contea NON deve essere come Gondor at War, non dovendo narrare di battaglie epiche ma di schermaglie che nulla hanno a che fare con il destino della Terra di Mezzo. Il rovescio della medaglia, però, è che si arriva a una situazione curiosa in cui non si ha più davanti una campagna giocabile in un pomeriggio (gli scenari sono quasi triplicati) e la mancanza di epicità può dare una certa insoddisfazione: manca della gravitas di Gondor at War e della rapidità di Percorrendo la Contea, piazzandosi in una strana situazione. Ritornano le istruzione per realizzare un buco hobbit, anch'esse aggiornate. E con aggiornate intendo che invece di spiegare come costruire i dettagli si indicano le parti forgeworld da acquistare al modico prezzo di un vero buco hobbit. Profili e Armate leggendarie Siamo onesti, la campagna è bella, ma questo è il motivo per cui si compra il libro. Il supplemento presenta 13 nuovi profili contro i 14 di Gondor at war, 9 eroi hobbit e 4 eroi ruffiani. Eroi economici, che però aprono nuove alternative nelle rispettive armate e tra cui spiccano Rosie Cotton e Will Piedebianco. Sia messo a verbale che c'è chi ancora aspetta la torre di Azog, almeno un'indicazione sulle dimensioni della basetta, e intanto sono arrivati Will Piedebianco e Rosie Cotton. Khand ha DUE eroi, Arnor ne ha TRE e gli hobbit hanno anche Rosie Cotton. Abbiamo avuto Rosie Cotton il cui ruolo nella storia è quello di essere prima la cotta e poi la moglie di Sam prima dei Pipistrelli e della Torre di Azog annunciata all'epoca della Battaglie delle Cinque Armate. Finito lo sfogo, gli eroi hobbit hanno profili interessanti che mi piacerebbe vedere sul campo di battaglia perché si prestano a molte combinazioni. Cotton ha un'arma a una mano e mezzo che può fare da lancia e fa ritirare gli 1 in combattimento (combattimento, non per ferire) e vale la pena notare che non si tratta di stendardo ma di semplice re-roll, quindi cumulativo a eventuali stendardi mentre la figlia porta a due gli attacchi del'amato Sam e gli garantisce combattimenti eroici gratis finché si trova a 4" da lei. Folco può prestare i suoi punti volontà ai movimenti eroici dichiarati da Frodo, che rimane l'unico stendardo "fisso" della contea, anche se il sindaco Will Piedebianco può usare i suoi tre punti volontà per uno scopo simile, con raggio di 6", cosa utile perché Frodo non può essere ovunque. I due eroi guardacontea portano un +/-1 all'ingresso in campo (Robin) regola sempre utile e la possibilità per i vicini Guardacontea non eroici di utilizzare i manganelli a due mani senza penalità (Holfoot). Curioso è il Gaffiere, che pianta fiori che possono far ritirare gli 1 per ferire agli hobbit entro 4" da uno o più dei 3 segnalini "fiori" da lui piantati. Insieme alle 8 trappole garantite da Baldo questo consente agli hobbit una manipolazione del terreno di battaglia senza precedenti nel gioco. Se poi si mette Baldo nella legione leggendaria le trappole diventeranno ben 16. Lotho ricorda un po' una versione a metà tra un molto diluito Re di Abrakhan e il governatore di Pontelagolungo, in grado di utilizzare i suoi punti volontà per aumentare il valore di maestria dei vicini hobbit o fermare un modello che sta per caricarlo con 3+. Questo lo rende forse il migliore hobbit per raggiungere obiettivi, visto che può almeno tentare di tenere a bada i nemici prima di arrivare allo scontro. Non sono un grandissimo fan dei seguaci di Sharkey. A differenza degli hobbit, questi guadagnano si la possibilità di avere uno di loro come stendardo ma danno il massimo solo contro gli hobbit. Bill Ferny può imporre una penalità di -1 a un'eroe avversario che entra con Rinforzi o Malstrom della Battaglia e Rowan ha il 50% di possibilità di bruciare un elemento scenico (nelle giuste condizioni questo può semplificare la vita in "nebbia di guerra" riducendo gli obiettivi da difendere prima ancora di dargli fuoco o addirittura privando l'avversario del suo obiettivo) ma mancano della sinergia e dell'universalità che hanno gli hobbit negli scenari competitivi. In conclusione
Un libro di cui non sentivo il bisogno, ma in realtà interessante per i nuovi effetti finora limitati a scenari narrativi come le trappole e la possibilità di modificare fisicamente il campo di battaglia. Il libro non mi ha fatto cambiare idea sugli hobbit, ma devo ammettere che sembrano divertenti da giocare, un'armata in cui ogni pezzo si coordina con gli altri. Tuttavia, non riesco a scuotermi di dosso l'impressione che tali contenuti potevano tranquillamente far parte di un PDF gratuito come quelli usciti tempo fa. Oh, c'è un tutorial su come costruire case hobbit che ovviamente si differenzia da quello del precedente supplemento omonimo per il fatto che il primo ti spiegava in effetti come fare mentre questo si riassume in: fai una collina e compra i pezzi forgeworld. Il che credo riassuma lo spirito del supplemento...
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Sugli AutoriSiamo Dikey e Shagrat, e facciamo parte del Gruppo di Gioco della Sicilia Orientale dedicato al gioco " Middle-Earth: Strategy Battle Game" prodotto dalla games workshop, che è la proprietaria del marchio registrato. Archivi
December 2022
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